Il licenziamento per motivi economici avviene quando un’azienda decide di ridurre il personale per crisi o riorganizzazione.
Tuttavia, non sempre è legittimo. In questo articolo vedremo quando il licenziamento per giustificato motivo oggettivo può essere impugnato, quali diritti spettano ai lavoratori e come ottenere un risarcimento.
1. Cosa significa licenziamento per motivi economici?
Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (GMO) si verifica quando un’azienda decide di interrompere il rapporto di lavoro per ragioni economiche, produttive o organizzative. Questo tipo di licenziamento si distingue da quello per giusta causa, che riguarda il comportamento del dipendente.
Le motivazioni economiche più comuni includono:
✅ Crisi aziendale o difficoltà finanziarie comprovate.
✅ Riduzione del personale per riorganizzazione interna.
✅ Chiusura di un reparto o di una sede aziendale.
✅ Esternalizzazione di determinate attività.
Tuttavia, non basta dichiarare una crisi economica per licenziare un dipendente: il datore di lavoro deve dimostrare che il licenziamento è necessario e inevitabile.
2. Quando il licenziamento economico è illegittimo?
Un licenziamento per motivi economici può essere dichiarato illegittimo se il datore di lavoro non rispetta determinate condizioni.
Principali motivi di illegittimità
❌ Mancata prova della reale necessità del licenziamento
- L’azienda deve dimostrare l’effettiva necessità di ridurre il personale e che non ci siano alternative meno drastiche.
- Se il bilancio aziendale non evidenzia una crisi, il licenziamento potrebbe essere contestato.
❌ Mancato rispetto del criterio di scelta dei lavoratori
- Se l’azienda licenzia più dipendenti, deve seguire criteri oggettivi (anzianità di servizio, carichi familiari, ecc.).
- Se il criterio di scelta è discriminatorio o arbitrario, il licenziamento è illegittimo.
❌ Possibilità di ricollocazione del dipendente in un’altra mansione
- Prima di licenziare, il datore di lavoro deve verificare se il dipendente può essere assegnato a un’altra posizione all’interno dell’azienda.
- Se il lavoratore poteva essere ricollocato, il licenziamento può essere impugnato.
❌ Licenziamento discriminatorio
- Il licenziamento non può essere basato su motivi legati a sesso, età, religione, opinioni politiche o appartenenza sindacale.
❌ Mancato preavviso
- Il datore di lavoro deve concedere un preavviso, salvo casi eccezionali. Se non lo fa, il lavoratore ha diritto a un’indennità sostitutiva.
3. Quali diritti spettano ai lavoratori licenziati per motivi economici?
Se il licenziamento è legittimo, il lavoratore ha comunque diritto a:
✅ Preavviso (o indennità sostitutiva se il preavviso non viene concesso).
✅ Trattamento di fine rapporto (TFR), ferie non godute e altre spettanze.
✅ Indennità di disoccupazione (NASpI), se ha maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.
Se il licenziamento è illegittimo, il lavoratore può richiedere:
- Reintegro nel posto di lavoro, in alcuni casi previsti dalla legge.
- Risarcimento economico, con indennità che può variare da 6 a 36 mensilità a seconda dell’anzianità lavorativa e delle dimensioni dell’azienda.
4. Come impugnare un licenziamento economico illegittimo?
Se ritieni che il tuo licenziamento sia ingiusto, è possibile impugnarlo legalmente seguendo questi passaggi:
📌 Inviare una lettera di contestazione
- Deve essere inviata entro 60 giorni dalla ricezione della lettera di licenziamento.
- Deve contenere la richiesta di reintegro o risarcimento.
📌 Tentativo di conciliazione
- In alcuni casi, prima di ricorrere al giudice, è necessario tentare una conciliazione con il datore di lavoro.
📌 Azione legale
- Se la conciliazione fallisce, si può ricorrere al tribunale per far valere i propri diritti.
- Un avvocato specializzato può dimostrare che il licenziamento non era necessario o che non sono stati rispettati i criteri previsti dalla legge.
5. Quali sono le conseguenze per il datore di lavoro?
Se il licenziamento viene dichiarato illegittimo, il datore di lavoro può essere obbligato a:
✅ Reintegrare il lavoratore, se l’azienda ha più di 15 dipendenti e il licenziamento è stato effettuato senza giusta causa.
✅ Pagare un’indennità risarcitoria, che varia in base all’anzianità del lavoratore e alla gravità della violazione.
✅ Risarcire i danni, compreso il mancato guadagno durante il periodo di disoccupazione.
In alcuni casi, l’azienda può anche subire sanzioni amministrative per aver violato le norme sul licenziamento.
Conclusione: Contatta un avvocato per difendere i tuoi diritti
Se sei stato licenziato per motivi economici e ritieni che la decisione sia ingiustificata o illegittima, puoi impugnare il licenziamento e ottenere il giusto risarcimento. Il team di Sinistrionline è specializzato in diritto del lavoro e può aiutarti a far valere i tuoi diritti.
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