Subire un intervento chirurgico errato può avere conseguenze gravi e permanenti. In questo articolo spieghiamo cosa si intende per errore chirurgico, quali sono i casi più comuni, chi ne risponde e come agire per ottenere giustizia e un risarcimento. Se hai subito un danno in sala operatoria, è fondamentale conoscere i tuoi diritti e agire tempestivamente.
1. Cos’è un intervento chirurgico sbagliato?
Un intervento chirurgico sbagliato si verifica quando l’operazione è eseguita con errori che compromettono la salute del paziente, aggravano la patologia o causano nuovi danni. Questo tipo di errore è una delle forme più gravi di malasanità e può avere conseguenze invalidanti o addirittura fatali.
Tipologie di errori chirurgici
- Operazione su organo sbagliato o lato del corpo errato.
- Rimozione errata di un tessuto o organo sano.
- Lesioni ad altri organi durante l’intervento.
- Errori tecnici dovuti a imperizia, negligenza o attrezzature difettose.
- Mancata esecuzione dell’intervento secondo le linee guida.
- Corpi estranei lasciati nel corpo del paziente.
2. Chi è responsabile dell’errore chirurgico?
La responsabilità medica può ricadere su:
- Il chirurgo: se ha agito con imprudenza, imperizia o negligenza.
- L’équipe medica: se l’errore è stato il risultato di una mancata collaborazione o supervisione.
- La struttura sanitaria: per carenze organizzative, strumenti inadeguati o scarsa igiene.
In ambito civile, la responsabilità può essere:
- Contrattuale, se c’è un rapporto diretto tra paziente e struttura.
- Extraprofessionale, quando non c’è un contratto ma l’errore ha comunque causato un danno.
3. Come dimostrare l’errore chirurgico
Per ottenere un risarcimento, è fondamentale dimostrare il nesso causale tra l’intervento errato e il danno subito. Occorre quindi:
- Richiedere la cartella clinica completa, comprese le annotazioni pre- e post-operatorie.
- Effettuare una consulenza medico-legale, utile a stabilire se la condotta del chirurgo è stata inadeguata.
- Verificare se sono stati violati protocolli medici, linee guida o doveri di informazione e consenso.
4. Cosa spetta al paziente: danni risarcibili
Il paziente che ha subito un intervento sbagliato può ottenere un risarcimento per:
- Danno biologico: peggioramento dello stato di salute, invalidità permanente o temporanea.
- Danno morale: sofferenza psichica ed emotiva.
- Danno patrimoniale: spese mediche per interventi correttivi, perdita di reddito, necessità di assistenza.
Se l’errore ha portato al decesso del paziente, i familiari possono richiedere un risarcimento per perdita del rapporto affettivo e danno esistenziale.
5. Quando e come agire legalmente
⏱ Tempi per agire:
Il termine di prescrizione è 10 anni per la responsabilità civile sanitaria. È però sempre consigliabile agire il prima possibile, per facilitare la raccolta delle prove e la ricostruzione del caso.
Come iniziare una richiesta di risarcimento:
- Consultazione legale gratuita con un avvocato esperto in malasanità.
- Raccolta documentale e perizia medico-legale.
- Tentativo di conciliazione o mediazione.
- In mancanza di accordo, azione legale in tribunale.
6. Il ruolo dell’avvocato nei casi di errore chirurgico
Un avvocato specializzato in malasanità:
- Valuta la documentazione clinica.
- Coordina il lavoro del medico legale.
- Prepara la strategia legale per il risarcimento.
- Rappresenta il paziente in ogni fase del procedimento.
Grazie all’esperienza in casi analoghi, può massimizzare le probabilità di successo e ottenere il risarcimento più equo possibile.
Conclusione: Non affrontare il problema da solo
Un intervento chirurgico sbagliato può cambiare radicalmente la vita di una persona. Se hai subito un errore medico in sala operatoria, non sottovalutare la situazione. Il team legale di Sinistrionline è a tua disposizione per aiutarti a ottenere giustizia.
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