La guida in stato di ebbrezza è un fatto grave che può comportare diverse problematiche al guidatore. Questo può avvenire quanto è accertato un tasso alcolemico elevato o quando il guidatore risulta positivo ai test antidroga, infatti in base all’articolo 186 del Codice della Strada, se si verificano queste condizioni, scatta il ritiro immediato della patente di guida.
A questo punto la licenza di guida è trasmessa al Prefetto che, in via cautelare, dispone la sospensione per un determinato periodo di tempo.
Se al titolare delle patente sospesa contesta il reato, si dovrà attendere l’esito del processo penale e nel caso in cui fosse condannato la patente potrebbe addirittura essere revocata, ma questo solamente nei casi più gravi.
In seguito al ritiro, dopo qualche giorno, il titolare della patente riceverà l’ordinanza, firmata dal prefetto, indicante il periodo esatto della sospensione, insieme all’ordine di sottoporsi a visita medica entro 60 giorni. Ad ogni modo la patente resterà sospesa fino all’esito della visita, in questo caso la responsabilità medica è obbligatoria. Questa sospensione è provvisoria e cautelare e non può essere più lunga di un anno.
Guida in stato di ebbrezza: Quanto può durate il ritiro della patente
La durata del ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza dipende dalle leggi del Paese in cui si è commesso l’infrazione e dalle circostanze specifiche del caso. In generale, la durata del ritiro della patente può variare da pochi mesi a diversi anni, a seconda della gravità dell’infrazione e delle leggi locali. In alcuni casi, può essere previsto un periodo di sospensione della patente seguito da un periodo di revoca della stessa.
Inoltre, in molti Paesi, per ripristinare la patente dopo un ritiro per guida in stato di ebbrezza, può essere richiesto il completamento di un corso di riabilitazione per l’alcolismo o l’abuso di sostanze e il superamento di un esame di guida e/o di un test di alcol nel sangue. È importante ricordare che guidare in stato di ebbrezza può avere conseguenze gravi per la sicurezza stradale e per la propria vita e quella degli altri.
La durata effettiva della sospensione viene di fatto stabilita in sede processuale, se il reato di guida in stato di ebrezza o stupefacenti sarà accertato toccherà al giudice stabilire il periodo di sospensione definitivo a cui però deve essere sottratto il pressoferto, cioè il periodo già scontato in via cautelare.
Inoltre la sospensione può essere raddoppiata nel caso in cui il veicolo appartenga a un soggetto estraneo al reato (in questo caso non è prevista la confisca del mezzo) e se il guidatore ha provocato un incidente durante la guida in stato di ebrezza o stupefacenti. Se il guidatore è recidivo, nell’ultimo biennio, scatta la revoca della patente.
Guida in stato di ebrezza cosa si rischia?
La Guida in stato di ebrezza può comportare rischi per la sicurezza stradale e può avere conseguenze legali e penali. In molti Paesi, è illegale guidare con un tasso alcolemico nel sangue superiore a un certo limite, che varia a seconda della giurisdizione.
Se si viene fermati mentre si guida in stato di ebbrezza, si può essere multati, avere la patente ritirata, subire restrizioni di guida o addirittura essere condannati a una pena detentiva, soprattutto in caso di incidenti stradali causati dall’ebbrezza. Inoltre, si rischia di provocare incidenti stradali gravi o mortali, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. Per questi motivi, è sempre importante evitare di guidare quando si è sotto l’effetto di alcol o di altre sostanze che possono compromettere la capacità di guidare in sicurezza.
Revoca della patente: guida in stato di ebrezza
Il provvedimento della revoca della patente può essere emesso in seguito a infrazioni gravi al codice della strada o per altre ragioni legali specifiche, come ad esempio condanne penali per reati non collegati alla guida. La revoca della patente comporta la sospensione a tempo indeterminato della patente stessa e impedisce al titolare di guidare legalmente fino a quando non viene revocata la decisione che ha portato alla revoca.
La durata della revoca della patente può variare in base alle leggi locali e alle circostanze specifiche del caso. In molti Paesi, per poter ottenere la revoca della patente, il titolare deve svolgere determinate attività, come ad esempio completare un corso di riabilitazione per l’alcolismo o l’abuso di sostanze, superare un esame di guida e/o dimostrare di aver rispettato altre condizioni specifiche.
In ogni caso, la revoca della patente è una misura molto grave e può avere conseguenze significative sulla mobilità e sulla qualità della vita del titolare. Pertanto, è importante rispettare le leggi e le norme del codice della strada per evitare di incorrere in infrazioni che potrebbero portare a una revoca della patente.
Questo provvedimento scatta se:
- il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l;
- il soggetto è recidivo nel biennio;il guidatore si oppone agli accertamenti.
Si potrà richiedere una nuova patente nei termini previsti dall’art.219, comma 3 del Codice della Strada, cioè solamente dopo 3 anni dalla data accertata del reato.
Se la revoca è avvenuta in seguito a lesioni colpose gravi l’intervallo di tempo è maggiore, potrà infatti essere di cinque anni o più; con lesioni mortali si potrà conseguire una nuova licenza di guida solo dopo dieci anni o più dalla revoca.
Il Ritiro della patente quali Conseguenze lavorative può portare?
Il ritiro della patente può avere conseguenze significative sul lavoro di una persona, in particolare se il lavoro dipende dalla capacità di guidare un veicolo. Ad esempio, se il lavoro richiede di guidare un veicolo per consegnare merci o per incontrare clienti, la sospensione della patente può impedire di svolgere queste attività e di conseguenza perdere il lavoro.
In alcuni casi, il datore di lavoro potrebbe essere in grado di offrire soluzioni alternative, come ad esempio l’assegnazione di incarichi che non richiedono la guida, ma questo dipende dal tipo di lavoro e dalle politiche del datore di lavoro.
Inoltre, il ritiro della patente può influire anche sulle opportunità di lavoro future, specialmente se il lavoro richiede la guida di veicoli. In alcuni settori, come ad esempio il trasporto, la patente di guida è un requisito essenziale per l’assunzione e la sospensione della patente può impedire di trovare lavoro in questo campo.
Per questi motivi, è importante evitare di commettere infrazioni che portano al ritiro della patente e guidare in modo responsabile e rispettando il codice della strada. Inoltre, se si subisce il ritiro della patente, è consigliabile contattare un avvocato per comprendere le opzioni disponibili e i diritti.
Perchè è importante chiamare subito un avvocato?
È importante chiamare subito un avvocato in caso di situazioni assistenza legale complesse o di infrazioni alle leggi, come ad esempio l’arresto, l’incidente stradale o il ritiro della patente. Ci sono diverse ragioni per cui è importante avere un avvocato al proprio fianco:
- Protezione dei diritti: un avvocato può aiutare a proteggere i propri diritti e a evitare di incriminarsi o di dichiarare qualcosa che possa compromettere la propria situazione.
- Consigli legali: un avvocato può fornire consigli legali e orientamento sulla migliore strategia da seguire, tenendo conto delle circostanze specifiche del caso.
- Esperienza e conoscenza: un avvocato ha l’esperienza e la conoscenza per navigare il sistema legale, compreso il processo giudiziario e le procedure di arbitrato.
- Negoziazione: un avvocato può negoziare con le autorità e le parti coinvolte per raggiungere un accordo o una soluzione più favorevole.
- Rappresentanza in tribunale: se il caso arriva in tribunale, un avvocato può rappresentare il cliente in tribunale e presentare una difesa adeguata.
In sintesi, chiamare un avvocato può aiutare a proteggere i propri diritti, a prendere decisioni informate e a navigare il sistema legale in modo efficace, aumentando le probabilità di ottenere una soluzione positiva.
Come rientrare in possesso della patente
Il guidatore può decidere di impugnare l’ordinanza di sospensione tramite apposito ricorso al Giudice di Pace. Questo ricorso può essere presentato entro trenta giorni dalla ricezione delle notifica e deve essere fatto contro l’ordinanza di sospensione emessa dal Prefetto e non contro il verbale redatto al momento del ritiro.
L’ordinanza deve essere emessa entro 90 giorni dall’infrazione, altrimenti la sospensione della patente è da considerarsi illegittima.
Lavori di pubblica utilità
Il guidatore può sempre chiedere di cambiare la pena con i lavori di pubblica utilità. Se la richiesta è accettata:
- il periodo viene dimezzato;
- il veicolo non viene sequestrato;
- il reato si estingue.
Guida in stato di ebbrezza: La rivalsa
La rivalsa per guida in stato di ebbrezza è una procedura legale attraverso la quale una persona o un’azienda che ha subito danni a causa dell’incidente stradale causato da un guidatore ubriaco può richiedere il risarcimento dei danni.
La procedura di rivalsa può essere avviata contro il guidatore ubriaco e/o contro la compagnia di assicurazioni del guidatore. I danni che possono essere richiesti attraverso la rivalsa possono includere spese mediche, danni alla proprietà, perdita di reddito e altri danni economici e non.
In molti Paesi, la rivalsa per guida in stato di ebbrezza è prevista dalla legge e il guidatore ubriaco può essere ritenuto responsabile per i danni causati anche se non ha intenzionalmente causato l’incidente stradale. La quantità del risarcimento dipende dalle circostanze specifiche del caso e dalla gravità dei danni subiti dalla vittima o dalle vittime.
È importante notare che la guida in stato di ebbrezza non solo è illegale, ma può anche avere conseguenze gravi per la sicurezza stradale e la vita degli altri. Per questo motivo, è importante evitare di guidare sotto l’effetto di alcol o di altre sostanze che possono compromettere la capacità di guidare in sicurezza.
Questa viene esercitata in caso di sinistro dove il guidatore:
- presenta un tasso alcolemico maggiore o uguale a quello consentito;
- è sotto l’effetto di psicofarmaci, allucinogeni o di sostanze stupefacenti.
Se è il primo sinistro causato da guida in stato di ebbrezza la rivalsa è limitata alla somma € 2.500.