Perchè il risarcimento diretto delle assicurazioni spesso non conviene? Siete stati coinvolti in un incidente stradale e temete le conseguenze a livello legale? Avete provocato un tamponamento ma non sapete cosa fare? Siete stati vittima di un incidente grave in ambito stradale o malasanità? Niente paura entra in contatto con i nostri avvocati esperti in risarcimento danni.
Cos’è il risarcimento diretto del danno?
Il risarcimento diretto (introdotto con D.P.R. 254 del 18.7.06 di modifica al Codice della Strada, disciplinato dal DL 223 del 2006 e applicato ai sinistri a partire dal 1/2/2007) prevede la possibilità di ottenere il risarcimento incidenti stradali direttamente dalla propria Compagnia Assicuratrice. Per poterne usufruire è però necessario che siano coinvolti solo due veicoli immatricolati in Italia (compresa Repubblica di San Marino e Stato Città del Vaticano), che entrambi i veicoli abbiano copertura assicurativa in corso di validità (in caso contrario interviene il fondo vittime della strada) e che le Compagnie abbiano aderito al sistema CARD.
In base al codice delle assicurazioni (articolo 139) il risarcimento diretto si applica ai veicoli, alle cose e alle persone, queste ultime solo se i danni derivanti dal sinistro non comportano un’invalidità permanente superiore al 9%. In caso contrario non è possibile richiedere il risarcimento diretto, ma occorre attendere il risarcimento della compagnia assicuratrice del soggetto che ha procurato il danno.
Allo stesso modo, il risarcimento diretto non si applica nel caso in cui uno dei veicoli coinvolti nel sinistro sia un ciclomotore non munito della nuova targa; inoltre, non rientra in tale procedura il risarcimento per il terzo trasportato.
Il risarcimento diretto del danno è una pratica espressa di rimborso dei danni causati da un sinistro stradale: i soggetti coinvolti nell’incidente possono chiedere alla propria assicurazione di intervenire direttamente per riparare alle conseguenze provocate senza il coinvolgimento di periti, avvocati e parti tecniche.
Il risarcimento diretto vale soltanto per gli assicurati che non abbiano provocato il sinistro e a patto che l’incidente sia lieve, ovvero consista in urti e danni non oltre il 9% delle lesioni. Con questa procedura, la liquidazione del danno risulta più veloce e meno complicata rispetto al risarcimento ordinario. Tuttavia il risarcimento diretto del danno conviene alle assicurazioni, mentre può rivelarsi un dispendio economico grave per l’assicurato.
Perché il risarcimento diretto delle assicurazioni non conviene?
Il risarcimento diretto è una sorta di anticipazione da parte della compagnia assicuratrice che poi eserciterà rivalsa nei confronti della compagnia di chi ha procurato il danno. Sebbene presenti il vantaggio di permettere un ristoro veloce, la disciplina del “risarcimento diretto” presenta ancora molte lacune, e rischia di lasciare gravemente insoddisfatti i danneggiati.
Infatti, il danneggiato che gestisce da solo la pratica si trova spesso a fare i conti con linee telefoniche sempre occupate, lunghe e interminabili file agli ispettorati sinistri, liquidatori che sottostimano il danno biologico, il danno morale, l’invalidità parziale assoluta e temporanea, e che addirittura neanche considerano il danno esistenziale.
Inoltre, spesso i danneggiati non sono in grado di richiedere all’Assicurazione tutte le voci di risarcimento a cui hanno diritto, poiché in genere non sono nemmeno a conoscenza dell’esistenza di tali voci di danno, e le Compagnie, trovandosi di fronte persone inesperte, hanno facile gioco nel liquidare i danni secondo loro convenienza, tralasciando il risarcimento delle voci di danni ignorate dal danneggiato inesperto, e spesso andando ben oltre i termini di pagamento previsti dal Codice delle Assicurazioni.
Ecco pertanto perché, per ottenere un congruo risarcimento in caso di incidenti stradali, è sempre consigliabile rivolgersi a legali esperti e aggiornati nel settore sinistri e relativa giurisprudenza in continua evoluzione: solo in questo modo è possibile richiedere all’Assicurazione tutte le tipologie di danno risarcibili e, soprattutto, ottenere un risarcimento per un valore corrispondente al danno concretamente subito.
Bisogna dirlo senza mezzi termini: il risarcimento diretto dei danni da sinistro stradale giova solo alle compagnie assicurative che, di fatto, controllano l’intera procedura di risarcimento ma lede i diritti dell’assicurato che, in pratica, non viene difeso nei suoi interessi. Sono tre i motivi per i quali il rimborso diretto non conviene a chi è coinvolto in un incidente.
1) L’assicurazione tende a minimizzare i danni dell’assicurato
Sfruttando l’assenza di controparte e di avvocato e giocando sulla mancata preparazione giuridica degli assicurati, le compagnie chiudono le controversie di rimborso diretto al risparmio, tendendo a liquidare i danni con cifre inferiori rispetto a quelle reali.
Ma per stimare il danno alla persona nella sua interezza è necessario che l’assicurato si faccia guidare da un professionista: il team di Sinistri On Line calcola tutte le voci del danno, garantendo al guidatore ristori economicamente vantaggiosi.
2) L’assicurazione non copre tutti le tipologie di danno
Il danno da incidente stradale si compone di varie voci, ognuna di varia natura: le compagnie puntano a ristorare solo i danni più noti e evidenti come il danno alla persona, ma omettono particolari che soltanto gli esperti di legge conoscono. Affidandosi a studi legali come Sinistri on Line, l’assicurato avrà la certezza di vedersi riconosciute tutte le forme di danno subite.
3) L’assicurazione controlla il mercato delle riparazioni
Nel rimborsare i danni in via diretta, le compagnie spingono i clienti verso tecnici di fiducia: i meccanici convenzionati, le carrozzerie amiche, gli elettrauto conosciuti, finendo così per far pagare ai clienti cifre drogate rispetto ai canoni del libero mercato.
L’esatta previsione del risarcimento del danno
Per avere una stima congrua e veritiera del risarcimento del danno è dunque indispensabile rivolgersi a uno studio legale: i professionisti di Sinistri on Line prevedono in via astratta e poi calcolano dal vivo tutte le variabili in gioco fino a ottenere il valore più giusto per l’assicurato. E’ necessario coinvolgere tecnici e periti di parte che, con le loro valutazioni, potranno stabilire l’esatto ammontare di tutti i danni.
Ecco pertanto perché, per ottenere un congruo risarcimento in caso di incidenti stradali, è sempre consigliabile rivolgersi a legali esperti e aggiornati nel settore sinistri e relativa giurisprudenza in continua evoluzione: solo in questo modo è possibile richiedere all’Assicurazione tutte le tipologie di danno risarcibili e, soprattutto, ottenere un risarcimento per un valore corrispondente al danno concretamente subito.
Allora perchè il risarcimento diretto non conviene?
I danni che possono essere risarciti, con o senza risarcimento diretto, sono di diversa natura. In primo luogo vi è il danno patrimoniale consistente nel disagio economico subito (danni al veicolo, danni alle cose trasportate, mancato guadagno, visite mediche pagate…). In secondo luogo vi è il danno non patrimoniale che in base all’articolo 2059 del codice civile può essere risarcito nei soli casi previsti dalla legge, e in caso di sinistro stradale corrisponde al patema d’animo subito e alla lesione del diritto alla salute (costituzionalmente tutelato).
Tra le voci del danno non patrimoniale vi è anche il danno esistenziale che comprende la limitazione della propria capacità di realizzazione personale dovuta in questo caso ad un sinistro stradale (ad esempio se un atleta, artista o performer vede seriamente complessa la sua carriera in seguito ad un incidente, egli avrà diritto anche al risarcimento del danno esistenziale).
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La tutela legale in caso di incidenti stradali richiede tempo, pazienza e meticolosa attenzione ad ogni dettaglio: questa è l’unica strada che garantisce a tutti coloro che sono rimasti danneggiati o feriti in incidenti stradali un congruo risarcimento che tenga conto delle caratteristiche, dei valori e delle peculiarità di ogni singola persona.